Nella giornata di ieri, Agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti della Questura di Foggia e della Polizia Ferroviaria, nel corso del servizio di controllo del territorio, traevano in arresto B.H., classe 1989 tunisino, irregolare sul territorio dello Stato, per resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, minacce, lesioni e tentata corruzione.
Verso le 18:00 due volanti venivano inviate dalla sala operativa, nel Quartiere Ferrovia, in quanto vi era sta un richiesta da parte di alcuni cittadini, per una rissa tra extracomunitari.
Gli Agenti giunti sul posto trovavano un poliziotto che libero dal servizio, che avendo assistito alla lite era in grado di dare indicazioni, per l’identificazione dei soggetti coinvolti, che nel frattempo si erano allontanati.
Dopo un giro di perlustrazione nelle strade adiacenti, individuavano uno dei soggetti coinvolti nella rissa, il quale alla vista della volante si avvicinava spontaneamente e si accasciava a terra probabilmente simulando un malore.
Immediatamente l’uomo veniva soccorso dall’autombulanza.
Nel contempo un secondo uomo, poi identificato per B. cominciava ad inveire contro i poliziotti minacciandoli di morte, mentre riprendeva con il telefonino l’operato delle volanti, asserendo che li stava postando in “live” su Facebook.
Dopo aver effettuato il presunto video, lanciava il telefono all’indirizzo di uno degli Agenti, a quel punto, i Poliziotti dopo aver ricevuto dal predetto, il rifiuto di declinare le proprie generalità, facevano salire l’uomo a bordo dell’auto di servizio, con non poca difficoltà in quanto il BAZI scalciava contro gli operatori.
Giunti negli Uffici della Questura, il B. mentre si trovava nella sala d’attesa ingeriva un oggetto, difatti dopo poco, cominciava ad avere difficoltà respiratorie. Subito gli Agenti si prodigavano per aiutare il predetto e dopo alcune manovre gli facevano espellere una vite metallica e riprendere così la funzione respiratoria.
Subito dopo essere stato soccorso, improvvisamente il B. cominciava ad aggredire gli operatori presenti con calci e pugni, tant’è che gli Agenti erano costretti a fermarlo con i dispositivi in dotazione.
Gli Agenti chiedevano l’intervento dell’autombulanza e nel frattempo il B. avendo capito la gravità della sua situazione tentava di corrompere un Agente proponendogli dei diamanti se lo avesse fatto liberare.
Al rifiuto perentorio dell’Agente, il B. minacciava che gli avrebbe tagliato la gola.
Presso gli Ospedali Riuniti, al termine degli accertamenti sanitari, al B. veniva diagnosticata la presenza di un corpo estraneo nello stomaco e una volta dimesso, veniva tratto in arresto e condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione della locale Procura della Repubblica.
Fonte: Questura di Foggia