In occasione della 84^ edizione della Fiera del Levante l’amministrazione comunale ha scelto di sposare la campagna sullo sviluppo sostenibile lanciata dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e dalla FAO (la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite) ospitando due grandi installazioni interattive all’interno del nuovo padiglione fieristico e dedicando quello istituzionale del Comune alle migliori pratiche e sperimentazioni promosse sul territorio cittadino in tema di sostenibilità e sicurezza alimentare.
“Per questa particolare edizione della nostra campionaria, che sarà inevitabilmente condizionata dalle vigenti prescrizioni anti-Covid – commenta l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone – , abbiamo voluto porre l’attenzione su una delle principali sfide che nei prossimi anni vedranno le città di tutto il mondo impegnate in prima linea: quella della sostenibilità ambientale, declinata nei 17 obiettivi individuati dalle Nazioni Unite. Coerentemente con questa premessa, il padiglione istituzionale del Comune di Bari, nel quale non potremo ospitare eventi aperti al pubblico, consentirà però ai visitatori di conoscere alcune delle azioni e dei progetti più innovativi – istituzionali o realizzati dal basso – nati nella città di Bari, tutti afferenti al tema dell’alimentazione, della sostenibilità ambientale e del contrasto allo spreco alimentare. Sarà per noi l’occasione di avviare la costruzione di una strategia locale sul cibo che tenga conto delle best practice, delle risorse esistenti e delle specificità del nostro territorio”.
LO SPAZIO INTERNAZIONALE MAECI
Il MAECI, insieme alla FAO, alla Commissione Europea, alla SDG Campaign delle Nazioni Unite, al CIHEAM Iamb di Bari e a Save the Children, promuove tra ottobre e novembre, in occasione delle celebrazioni italiane per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre), una serie di attività ed eventi in diverse città italiane per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (gli SDG – Sustainable Development Goals) e sul lavoro della Cooperazione Italiana allo Sviluppo e dei suoi partner per il raggiungimento di questi obiettivi nel mondo post-Covid 19.
La città di Bari aprirà questo mese di iniziative (successivamente proseguiranno a Teramo, Prato e Cremona, passando per Roma), ospitando dal 2 all’11 ottobre, in occasione della Fiera del Levante, le installazioni interattive #2030IsNow e #SDGInAction.
#2030IsNow è realizzata dalla Direzione Generale per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale della Commissione Europea (DG DEVCO) in partenariato con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e sensibilizza i visitatori sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e sul significato e l’importanza delle tematiche legate alla cooperazione internazionale e allo sviluppo sostenibile. L’installazione, inoltre, richiama il ruolo che ogni individuo può svolgere per il raggiungimento di tali Obiettivi.
#SDGINACTION presenta, con esempi pratici e di impatto comunicativo, come la Cooperazione Italiana e i suoi numerosi partner internazionali, nazionali e locali lavorano in Italia per contribuire al raggiungimento degli SDG. L’installazione invita infine i giovani, le famiglie e gli abitanti delle città ad informarsi e, se lo desiderano, a partecipare alle numerose attività che questi enti svolgono sul territorio nazionale a favore degli SDG.
Le installazioni saranno ospitate in un’area dedicata e allestita dal Comune di Bari all’interno del Salone dell’Innovazione della Fiera del Levante di Bari (Padiglione Nuovo) e sarà possibile fruirne grazie al supporto garantito dai volontari di Save the Children che, attraverso dei laboratori dedicati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, accompagneranno la visita delle due installazioni.
Sarà lo spazio MAECI, durante la settimana fieristica, ad ospitare talk, dibattiti ed eventi promossi dal Comune di Bari, nell’arena dibattiti, con ospiti e relatori nazionali e internazionali sul tema della sostenibilità, dello sviluppo urbano e dell’alimentazione.
IL PADIGLIONE DEL COMUNE DI BARI
In continuità con l’iniziativa #InsiemepergliSDG, il Comune di Bari ha deciso di specializzare anche il proprio padiglione istituzionale sul tema dell’alimentazione, attraverso l’allestimento #Alimentareilfuturo. Verso le food policy della Città di Bari, che racconterà, con installazioni, infografiche e video, una serie di iniziative, buone pratiche e progetti che l’ente sta conducendo localmente sul tema della sostenibilità e della sicurezza alimentare.
Attorno al tema dell’alimentazione gravitano principi positivi quali il paesaggio, la biodiversità, la solidarietà, il lavoro, la cultura, alla base di uno sviluppo urbano sostenibile. Non a caso, negli ultimi 15 anni, il cibo è stato al centro delle politiche internazionali di rigenerazione urbana (si pensi alle esperienze dei mercati di Barcellona, Madrid, Roma e Firenze), delle strategie di city marketing (il caso di Bologna City of Food con al centro FICO – Fabbrica Italiana Contadina, Eataly World) e di un rinnovato dialogo tra la città e la campagna (es. il progetto di riconversione dei vacant lots in orti urbani diffusi a Londra).
Da quando, nel 2015, in occasione di EXPO, il sindaco Antonio Decaro ha sottoscritto il Patto di Milano sul Cibo (Milan Urban Food Policy Pact – MUFPP) con altre 210 città del mondo, la città di Bari si è impegnata ad elaborare una propria strategia locale sul cibo (Food Policy) in grado di aggregare, valorizzare e coordinare tutti gli attori della filiera della ricerca (università), della produzione (agricoltori, allevatori, artigiani) e della distribuzione (GDO, mercati rionali, rappresentanze economiche, commercio al dettaglio) e a garantire un’adeguata informazione e un accesso il più possibile equo alle risorse alimentari.
L’intento del Patto è quello di dar vita a una rete di città impegnate a realizzare politiche alimentari sostenibili, anche attraverso lo scambio di idee e suggerimenti su come affrontare concretamente problemi comuni.
Il padiglione del Comune di Bari in Fiera racconterà perciò una serie di buone pratiche sperimentate sul territorio cittadino che declinano la relazione tra la città e il cibo in modi differenti:
Durante il lockdown il tema dell’accesso al cibo e della povertà alimentare è entrato con forza nell’agenda di tutte le città italiane. Anziani, persone con disabilità, famiglie fragili, disoccupati hanno avuto problemi seri ad approvvigionarsi. In quel periodo il Comune di Bari ha costruito un network di oltre 700 volontari per contrastare l’emergenza alimentare, raccogliendo donazioni e garantendo la distribuzione alimentare a domicilio. La rete solidale, coordinata dall’assessorato al Welfare, è stata strutturata su 10 hub di quartiere con 40 linee telefoniche dedicate, garantendo assistenza a 5.000 famiglie in condizioni di povertà alimentare e raccogliendo donazioni di beni alimentari da 91 donatori e 45.740 euro in buoni spesa.
La refezione scolastica della città di Bari è stata tra le prime in Italia (la prima in Puglia) a presentare un’offerta alimentare interamente biologica e a km zero, disegnata su presupposti di qualità e varietà nutrizionale e organizzata su criteri di tutela ambientale e sostenibilità. Il servizio è completamente a impatto zero e plastic free e, parallelamente ai pasti bio, sono state introdotte posate, piatti e bicchieri biodegradabili, la consegna dei pasti viene effettuata con mezzi elettrici e la rilevazione della customer satisfaction è interamente paperless. Un’esperienza insignita a del 2019 del sigillo di “mensa di eccellenza” da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo per la qualità e la tracciabilità dei prodotti biologici utilizzati, che è valsa al Comune di Bari una premialità economica poi impegnata per la riduzione delle tariffe in favore delle famiglie più fragili.
AGRICOLTURE è un progetto realizzato dalla Città Metropolitana di Bari, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e Il Chieam Bari, finanziato nell’ambito del PON LEGALITÀ, che ha come obiettivo quello di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani a rischio di esclusione sociale (16-24 anni a rischio dispersione scolastica, usciti anticipatamente dal percorso scolastico, esclusi dal lavoro, disoccupati, sottoccupati, NEET), valorizzando ad uso agricolo i terreni in stato di abbandono o confiscati alle mafie dei 41 Comuni della Città metropolitana di Bari.
Negli spazi adiacenti alla struttura del Redentore, nel quartiere multiculturale del Libertà, si insedia “Ethnic Cook”, il bistrot multietnico nato con il sostegno del Bando URBIS del Comune di Bari, che nel 2019 ha incentivato la nascita di 86 imprese sociali di prossimità nei quartieri più fragili. Il bistrot rappresenta il traguardo di un progetto di dialogo interculturale nato nel 2014 dall’associazione culturale ORIGENS per stimolare sul territorio il dialogo con la cultura brasiliana, aggregando persone di nazionalità e culture differenti. Dal 2014 al 2019 ORIGENS, attorno al tema del cibo e della (bio)diversità, ha saputo aggregare un network esteso di organizzazioni e associazioni culturali impegnate sui temi dei diritti sostenendo l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani donne di nazionalità diverse. “Ethnic Cook” fa parte anche della piattaforma FOOD FOR INCLUSION, un progetto pilota internazionale implementato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in collaborazione con l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati – UNHCR, riconosciuto tra le 3 migliori pratiche per la valorizzazione delle competenze degli immigrati in Italia.
Il Comune di Bari sta lavorando alla realizzazione di un network cittadino di contrasto allo spreco alimentare solidale, in grado di promuovere il riutilizzo alimentare e la riduzione delle eccedenze. L’esperienza che meglio testimonia questo tipo di sensibilità su Bari è certamente quella di Avanzi Popolo, un progetto curato dall’associazione di promozione sociale Onlus “Farina 080”, nata con l’obiettivo di attivare azioni contro lo spreco alimentare, mettendo in contatto i luoghi dove si produce lo spreco (famiglie, dettaglianti, ristoratori, produttori e GDO) e quelli del bisogno (mense di carità, enti, parrocchie ed associazioni che si occupano di supporto ai meno abbienti). Ad sono stati recuperati circa 25.000 chilogrammi di cibo grazie al coinvolgimento di diversi attori di Bari e della Città Metropolitana ed è stata costruita una comunità digitale che si orienta verso comportamenti sostenibili. Nel 2019 il Presidente della Repubblica Mattarella ha insignito il rappresentante legale dell’associazione ‘Farina 080’ del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità”.
La città di Bari, dal 2014, ha avviato un nuovo corso di valorizzazione dei terreni agricoli periurbani abbandonati a fini produttivi e comunitari, dialogando con le associazioni impegnate nell’agricoltura sociale urbana e con i movimenti civici di quartiere. L’esperienza di Orto Domingo si inserisce in questo quadro di collaborazione sussidiaria e rappresenta certamente una delle pratiche esemplari presenti a Bari. Sviluppato su una superficie di circa 11.500 metri quadrati, con un perimetro di circa 600 metri, Orto Domingo nasce dalla volontà di un collettivo, costituito in seno a un super condominio, di riappropriarsi di un’area comunale abbandonata. In soli due anni Orto Domingo ha trasformato 4.000 metri quadrati di terreno in un orto urbano suddiviso in 40 lotti curati da altrettante famiglie. Inoltre, ha realizzato un anfiteatro ambientale, avviato un esperimento di sensoristica e di automazione dell’irrigazione con la BOSCH Italia, promosso iniziative di sensibilizzazione e di educazione al consumo attraverso l’allestimento temporaneo di farmer’s market (Ortobrigante) e realizzato attività di bookcrossing, teatro per bambini e laboratori di auto-costruzione aperti ai cittadini.