Nella giornata odierna, nelle prime ore dell’alba, Agenti della Polizia di Stato della Squadra di P.G. del Commissariato di San Severo, a conclusione di attività investigativa coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia hanno eseguito tre misure cautelari, di cui due custodie in carcere ed una ai domiciliari, nei confronti delle seguenti persone:
- L. M., nato a San Marco in Lamis il 22/07/1986, residente in Apricena (FG), con precedenti (custodia cautelare in carcere);
- T. A., nato a San Severo il 14/06/1967, residente in Apricena(custodia cautelare arresti domiciliari);
- G. G., nato a San Severo il 10/05/1992, ivi residente, con precedenti (custodia cautelare in carcere);.
I predetti sono accusati di estorsione ( per Li. e T.) e tentata estorsione ( per G. G.).
Le indagini riguardano fatti che si sono verificati in San Severo ed Apricena nel Settembre e
Ottobre del 2018.
Le operazioni hanno avuto luogo in questo centro cittadino e in Apricena e hanno visto la partecipazione, oltre che del personale del Commissariato, anche di quello del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale”.
Si tratta di un’indagine svolta d’iniziativa, nata nell’estate scorsa a seguito di una serie di furti di auto avvenuti a San Severo dintorni.
Gli episodi di interesse, in particolare, sono due: il furto di un’autovettura marca Mitsubishi avvenuto in Apricena nel Settembre 2018, e quello di un’autovettura Alfa Romeo “Giulietta”, avvenuto in San Severo sempre nel mese di Settembre del 2018.
Dalle indagini è emerso che si tratta di due casi avulsi, dove viene adottato lo stesso modus operandi, che rispecchia lo schema del cosiddetto furto con “cavallo di ritorno”. Nel primo caso, a seguito degli accertamenti svolti dal personale della Polizia di Stato di San Severo, si scopriva che il proprietario dell’auto si era messo in contatto con Limosani per rientrare in possesso del mezzo. I due avevano pattuito un prezzo sulla base di 1300 euro, denaro che era
stato poi consegnato dal proprietario ad un terzo soggetto ( T.) che aveva intascato il denaro. L’auto quindi veniva rinvenuta.
Il secondo analogo episodio riguarda il furto di un’autovettura Alfa Romeo Giulietta, di un’altra persona ed è avvenuto sempre a settembre 2018 a San Severo.
Anche in questo caso il proprietario del mezzo, dopo alcuni giorni dal furto, entrava in contatto con G. G. (con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio) che fungeva da intermediario e che gli chiedeva quanto sarebbe stato disposto per la restituzione dell’auto. Veniva proposta una somma di 500 euro ma poi l’affare non si concluda per altre circostanze.
Fonte: Questura di Foggia