Nell’ultimo mese e mezzo sono state predisposte ben 156 pattuglie di cui nello specifico: 46 pattuglie automontata, 40 pattuglie a piedi, 35 perlustrazioni automontata , 35 perlustrazioni ricognitive. Tali servizi sono stati predisposti proprio nelle aree di maggiore frequentazione, soprattutto in quelle di maggiore affluenza dei giovani e in quelle zone note per essere gravate da illegalità diffuse.
L’attività di intensificazione dei servizi ha consentito, al contempo, un’efficace azione repressiva dei reati afferenti le sostanze stupefacenti e contro il patrimonio. Quello che sicuramente è di particolare interesse e premia l’operato dei Carabinieri della locale Stazione è il fermo operato a carico dell’autore di una rapina eseguita ai danni di un cittadino Ruvese 68enne.
Lo stesso, mentre percorreva a bordo della propria autovettura Via Giovanni Amendola, veniva fermato da due individui, i quali, con la scusa di chiedere indicazioni stradali, lo aggredivano e dopo averlo percosso lo facevano scendere dalla macchina, per poi salirvi a bordo e fuggire, facendo perdere le proprie tracce. A quel punto la vittima chiamava i Carabinieri che prontamente lo raggiungevano sul posto e acquisivano immediatamente la denuncia dello stesso. Importanti sono stati i particolari che ha fornito il denunciante agli inquirenti sulla descrizione dei suoi aggressori, ovvero due uomini di nazionalità italiana alti all’incirca 170/175 cm, vestiti uno con jeans e maglietta e l’altro con giacca estiva di colore scuro.
Man mano che l’uomo descriveva sommariamente i tratti degli aggressori i militari riscontravano la segnalazione avuta poco prima circa l’allontanamento da una “Casa famiglia” di due soggetti che combaciavano per fattezze e caratteristiche proprio con coloro che venivano individuati dal denunciante negli autori del reato. Fatto il riconoscimento, identificati in S.A. Cerignolano 23enne e P.E. di San Severo (FG) 37enne, i Carabinieri si portavano alla Casa famiglia e, avuta contezza del rientro di uno dei due, lo bloccavano ed a suo carico veniva emesso, dalla Procura della Repubblica di Trani, un fermo di indiziato di delitto per rapina impropria, con la conseguente collocazione presso la locale Casa Circondariale. Il complice è ancora attivamente ricercato. L’auto è stata rinvenuta alcune ore dopo in una campagna di San Ferdinando (FG).
Altro arresto di notevole rilevanza è quello operato a carico di M.G., coratino 20enne, il quale, nel corso di servizi di contrasto al fenomeno di furto e ricettazione di autovetture, veniva colto, in compagnia di altri due complici, di cui uno successivamente identificato nel fratello M.F. 31enne, nelle campagne di Ruvo di Puglia intento a smontare un’autovettura trafugata qualche giorno prima.
Inizialmente i tre soggetti riuscivano a sottrarsi alla cattura scappando tra le campagne, ma i Carabinieri, avendoli riconosciuti si mettevano subito sulle loro tracce e dopo poco intercettavano il predetto a bordo della propria autovettura. Braccato dagli investigatori tentava di opporre resistenza e di ostacolare le attività di P.G.. Pertanto veniva tratto in arresto per “Violenza e resistenza a P.U.”, “Riciclaggio”, “Possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli”. Per gli stessi titoli di reato è stato deferito il M.F. che è stato destinatario di apposita ordinanza successivamente emessa dalla Procura di Trani. Ancora attive le indagini volte alla identificazione dell’ulteriore complice.
Queste sono solo alcune delle tante operazioni che hanno fatto negli ultimi giorni i Carabinieri di Ruvo di Puglia, sempre attenti alle esigenze e alle necessità degli abitanti della città ed attivi nel contrasto a quei fenomeni di reato che maggiormente gravano sulla comunità locale.
Fonte: Comando Provinciale di Bari