Castellana Grotte, Terra Mia: Terzo appuntamento con la rassegna cinematografica

locandina

Terzo appuntamento con la rassegna cinematografica Terra Mia realizzata da Apulia Film Commission e Comune di Castellana Grotte.

Questa sera ore 20.30 nel Chiostro del Palazzo Municipale di Castellana Grotte, sarà proiettato il film Mine Vaganti di Ferzan Özpetek.

In caso di pioggia l’evento si svolgerà nella Sala delle Cerimonie al piano superiore.

Mine vaganti è un film del 2010 diretto da Ferzan Özpetek, interpretato da un cast corale, che comprende fra gli altri Riccardo Scamarcio, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini e Daniele Pecci.

Il film, scritto da Özpetek con la collaborazione di Ivan Cotroneo, è costato circa sette milioni di euro, è prodotto dalla Fandango con la collaborazione di Rai Cinema e il contributo della Regione Puglia, attraverso Apulia Film Commission.

Il film affronta il tema della famiglia, raccontato attraverso le vicende di una famiglia salentina. Utilizzando il genere della commedia, Özpetek traccia il ritratto di una famiglia pugliese contemporanea, considerata come un nucleo di “mine vaganti”, cercando di far cadere una serie di luoghi comuni molto radicati nella società italiana.

Ha ottenuto 13 candidature ai David di Donatello 2010, vincendo due statuette per i migliori interpreti non protagonisti (Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini), e nello stesso anno ottiene il Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival. Ha vinto 5 Nastri d’argento e ha ottenuto una candidatura al Premio del Pubblico Europeo degli European Film Awards.

Trama:
Tommaso Cantone, dopo aver lasciato la terra d’origine a causa dell’aria arretrata e bigotta, risiede a Roma da diverso tempo, dove ha avuto modo di crearsi una sua indipendenza e lì vive alla luce del sole la propria omosessualità con il compagno Marco. Dopo parecchio tempo, deciso a rivelare alla propria famiglia il suo orientamento sessuale, ritorna nella sua terra natale, il Salento, dove viene a confrontarsi con i genitori borghesi e una società, appunto, diversa. I Cantone sono una famiglia numerosa e bizzarra, nota a Lecce come proprietaria di un grande pastificio industriale. Tommaso dovrà fronteggiare la soffocante madre Stefania, il severo e duro padre Vincenzo, la sorella Elena che aspira a una vita migliore rispetto a quella di casalinga, e il fratello maggiore Antonio, che il padre vorrebbe venisse affiancato da Tommaso nella gestione del pastificio. Del numeroso clan dei Cantone fanno parte anche l’eccentrica zia Luciana e la nonna, imprigionata nel ricordo di un amore perduto, ma con una sua dolente e comprensiva saggezza.

Tra segreti, liti e colpi di scena, il soggiorno in famiglia di Tommaso si protrarrà più del previsto. Infatti Antonio (che era l’unico in famiglia che sapesse dell’omosessualità del fratello minore Tommaso), rivela alla famiglia la propria omosessualità e viene cacciato di casa dal padre Vincenzo. Toccherà così a Tommaso, rimasto unico “maschio” in famiglia, gestire il pastificio e la nuova linea imprenditoriale; attività che dovrà svolgere insieme ad Alba Brunetti, la figlia del socio del padre, in cui Tommaso troverà una amica e confidente preziosa.

Fonte: Comune di Castellana Grotte 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.